Vigilanza in materia di riciclaggio di denaro: conoscenze emerse dai controlli in loco

Nell’ambito della lotta contro il riciclaggio di denaro la FINMA ha effettuato anche controlli in loco da cui ha acquisito diverse conoscenze.

Nell’agosto 2023 aveva pubblicato una Comunicazione sulla vigilanza concernente l’analisi dei rischi di riciclaggio di denaro e nel 2024 ha verificato le analisi condotte da diverse banche in materia. Da un lato, è emerso che questo strumento di analisi ha assunto una crescente importanza per garantire il rispetto della tolleranza al rischio, dall’altro spesso continua a mancare un’adeguata definizione di tolleranza al rischio. Talora quest’ultima non è stata determinata sulla base dei rischi effettivi derivanti dal modello commerciale individuale. Inoltre, non sempre sono stati espressamente esclusi determinati Paesi, segmenti di clienti, servizi o prodotti.

Dai controlli in loco è risultato che i termini per l’analisi dei casi in cui sussistono sospetti (allerte) nell’ambito del monitoraggio delle transazioni erano spesso eccessivamente lunghi. Le banche in questione si espongono così al rischio di una violazione dell’obbligo di comunicazione.

Presso alcuni assoggettati è stata rilevata la mancanza di una combinazione di criteri e scenari statici e dinamici nel monitoraggio delle transazioni, con la conseguenza che in più casi non sono state riconosciute le transazioni sospette, d’altro canto è stato generato un numero elevato di allerte false positive. La FINMA ha constatato in particolare nelle transazioni in contanti che gli scenari per il loro monitoraggio mancavano o erano inadatti a riconoscere le transazioni sospette in contanti o su conti di passaggio.

La FINMA ha infine rilevato che, in diversi casi, gli istituti non hanno adottato un approccio sufficientemente critico nelle verifiche della plausibilità delle transazioni che comportavano un rischio elevato. In concreto, nelle transazioni in contanti figuravano giustificazioni molto superficiali («consueta per il settore», «versamento del salario», «acconto al fornitore»), che sono palesemente insufficienti per un esame fondato del possibile uso illegittimo dei fondi.

Dai controlli in loco è altresì emerso un certo potenziale di miglioramento nella definizione dei criteri concernenti le relazioni d’affari o le transazioni che comportano un rischio elevato. La FINMA si attende che gli istituti adeguino i suddetti criteri ai propri rischi specifici e creino correlazioni tra questo tipo di relazioni d’affari e di transazioni: un numero elevato di transazioni che comportano un rischio superiore dovrebbe fare sì che una relazione d’affari sfoci in una relazione d’affari che comporta un rischio superiore e, viceversa, che alle relazioni d’affari che comportano un rischio superiore possano applicarsi, con le debite modifiche, i criteri per le transazioni che comportano un rischio superiore.

(Dal Rapporto annuale 2024)


Rapporto annuale 2024

Ultima modifica: 08.04.2025 Dimensioni: 2.39  MB
Aggiungere ai favoriti
Backgroundimage
OSZAR »